Alcune buone ragioni per andare a Bali

Bali è la destinazione turistica per eccellenza in Asia. Da quasi un secolo viene ininterrottamente visitata da milioni di persone attratte dalle sue meraviglie naturali, dalla sua storia, dal suo carattere così esplicitamente “orientale”. E’un mito che resiste ancora oggi, malgrado attentati terroristici, concorrenza spietata da parte di altre località, turismo squalificato, inquinamento dilagante. Questa piccola isola, sospesa tra Asia e Australia, malgrato tutto e tutti mantiene un fascino che difficilmente altre località possono vantare. Dire oggi “vado a Bali”, posso assicurare che continua a smuovere l’invidia più dolorosa anche in chi non conosce neppure la sua collocazione geografica. Bali insomma è la destinazione perfetta perché soddisfa tutte le suggestioni, le visioni e gli incanti che affollano i nostri sogni di viaggiatori.

Bali è inoltre la meta ideale per molte tipologie di viaggiatori. E’ piuttosto raro che un’unica località di vacanza possa attirare allo stesso tempo: giovani e anziani, famiglie e singles, backpackers e gruppi organizzati, campeggiatori e clienti di alberghi di lusso. A Bali, pertanto, chiunque è in grado di trovare ciò che lo interessa davvero.

Cosa offre Bali

Surf – Per chi non può fare a meno di cavalcare una tavola da surf, la scelta è variegata. Il nord e il sud possiedono infatti alcune spiagge in grado di soddisfare le richieste più esigenti. Le onde sono notevoli, sopratutto in alcuni periodi dell’anno, ma anche nei momenti di “stanca” riescono a divertire anche i più esigenti.

Templi e pagode – Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Forse non esiste al mondo altro luogo – eccetto Roma, forse – in cui la densità di edifici religiosi sia così alta rispetto al resto delle strutture. Alcuni templi sono davvero notevoli e valgono da soli il viaggio.

Trekking – Chi intende dedicarsi al trekking è servito: Bali possiede alcuni dei più spettacolari percorsi del mondo, che si snodano per chilometri tra risaie e vulcani, foreste pluviali e savane. Organizzati benissimo, peraltro.

Mare – Qui forse l’isola non da proprio il suo meglio, perché le spiagge tropicali di Bali non sono proprio paradisiache. Quasi tutti i litorali sono di sabia scura, vulcanica, e quindi molto lontane dallo stereotipo della spiaggia con palme e mare cristallino. Ad ogni modo, una buona concentrazione di spiagge di sabbia bianca si trovano a Kuta, al sud, oppure, molto meno affollate, sul versante orientale dell’isola.

Arte e tradizioni popolari – Qui Bali offre il suo massimo: tra cerimonie religiose, balli, rappresentazioni teatrali e altro ancora, non c’è che la difficoltà della scelta. Le serate sono troppo poche, lo assicuro, per vedere o assistere a tutto ciò che la vita notturna offre al visitatore straniero.

Natura e animali – Gli scorci panoramici di Bali sono giustamente tra i più belli del mondo. Risaie a terrazza sulle colline, foreste fittissime, laghi paradisiaci, vulcani attivi e spenti… l’elenco sarebbe infinito. Anche la presenza di animali selvatici, malgrado l’antropizzazione elevata, è assicurata. Ci sono scimmie, varani, uccelli coloratissimi, bufali d’acqua selvatici. I macachi, sopratutto, non disdegnano di frequentare i posti che piacciono ai turisti, come templi e spiagge, senza però condividerne i motivi.

Cosa non funziona a Bali

Il problema più evidente, appena si mette piede sull’isola, è il forte degrado ambientale. L’inquinamento ha davvero raggiunto livelli di guardia. La presenza di migliaia e migliaia di sacchetti di plastica, specie su alcune spiagge, è uno spettacolo che mette tristezza. Lattine e bottiglie di vetro si trovano dappertutto, per strada, sulla sabbia, ai lati dei sentieri di trekking. Sembra quasi che Bali non riesca a smaltire l’enorme quantità di rifiuti prodotti dai suoi abitanti ma sopratutto dai turisti, che in certi periodi dell’anno sono la stragrande maggioranza nell’isola.

Questo non significa che l’isola sia un enorme immondezzaio. No, ci sono molte aree, anche estese, in cui si applicano i criteri della raccolta differenziata come da noi – forse meglio che da noi. Ma il livello di allerta è elevato, non nascondiamocelo. Per questo è bene prestare molta cura alla gestione dei propri rifiuti. Un sacchetto di plastica abbandonato, ricordiamolo, rappresenta un piccolo passo verso il baratro, la rovina definitiva di questo paradiso che noi amiamo tanto.

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