Sri Lanka con autista e guida in italiano

Abbiamo deciso che il nostro prossimo viaggio in Sri Lanka avverrà con autista e guida in italiano. Quindi abbiamo consapevolmente stabilito che non subiremo, nell’ordine: treni affollati; bus scomodi; passaggi improvvisati con taxisti esosi; contrattazioni estenuanti svolte ai bordi di strade polverose e inquinatissime; lunghe passeggiate sotto il sole cocente o uragani d’acqua. Sono esperienze che non fanno più per noi. Lo abbiamo riconosciuto e amen, voltiamo pagina.

Allo stesso tempo, abbiamo concordato che una guida che parli la nostra lingua potrebbe rendere questo viaggio meno faticoso, almeno intellettivamente. In passato, quando ci serviva una guida, ci siamo affidati al mercato locale. Il primo ganzo che si presentava, se era simpatico e convincente, era la nostra guida. Per la lingua, ci affidavamo alle nostre – limitate – conoscenze dell’inglese, sperando che la guida si limitasse a un vocabolario essenziale e a poche frasi fatte. Cosa che non sempre succedeva. In alcuni luoghi sperduti del pianeta abbiamo provato la spiacevole sensazione di sentirci spaventosamente ignoranti: la guida locale, sgangherata e mal vestita, parlava un inglese da far invidia ad un professore di Oxford. In altre circostanze, l’individuo che ci faceva da guida conosceva a malapena una decina di frasi compiute e il resto era spensieratamente demandato alla mimica facciale e ai gesti. Infine, tanto per completare la statistica, ci è capitata anche una persona che aveva un evidente difetto di pronuncia, per cui era quasi impossibile capire cosa stava dicendo, pur dicendolo in modo – a quanto sembrava – ineccepibile.

La nostra guida per lo Sri Lanka si chiama Manjula, parla italiano e guida un van da 7 posti.  Lo abbiamo contattato via mail dopo averne letto le recensioni su turistipercaso.it e tripadvisor. Sembra una persona in gamba, preparata, istruita, competente. Gli abbiamo sottoposto la nostra idea di tour e qualche altra richiesta collaterale. Lui ha suggerito alcune modifiche, marginali, al percorso ma ha accettato l’impostazione generale del viaggio. Ci porterà in luoghi, peraltro, che non avevo considerato, e quindi il suo ingaggio rappresenta un indubbio miglioramento qualitativo.

L’itinerario concordato

In breve, ecco il nuovo itinerario:

  • 20 agosto – Visita di Colombo e spostamento a Galle; pernottamente a Galle
  • 21 agosto – Visita di Galle e spostamento e pernattamento a Udawalawe
  • 22 agosto – Mattina presto safari e poi visita alla cascata Rawana, quindi trasferimento e pernottamento a Ella
  • 23 agosto – Visita alle fabbriche di te e poi al Piccolo Picco di Adamo; la sera lezione di cucina (!) e pernottamento a Ella
  • 24 agosto – Trenino panoramico per Nanu Oya con visita a piantagioni di te e altre cascate; trasferimento e pernottamento a Kandy
  • 25 agosto – Visita al tempo del dente di Buddha, city tour, giardino botanico; pernottamento a Kandy
  • 26 agosto – Visita all’orfanotrofio degli elefanti e relax a Kandy; la sera partecipazione alla festa Esala Perahera
  • 27 agosto – Visita ai templi induisti di Matate, poi giardino delle spezie, grotte di Dambulla; pernottamento a Sigiriya
  • 28 agosto – Salita alla roccia di Sigiriya, poi visita della città di Polonnaruwa; serata a Sigiriya con messaggio ayurvedico (!)
  • 29 agosto – Visita alla città di Anuradaphura, poi alla statua di Aukana; pernottamento a Sigiriya
  • 30 agosto – Spostamento verso l’est, a Nilaveli e inizio soggiorno al mare
  • 31 agosto, 1, 2, settembre – Relax mare (con una mattinata dedicata alla escursione all’isola dei piccioni, dove pare sia possibile nuotare in un vero e proprio reef)
  • 3 settembre – Partenza nel pomeriggio per Colombo. Qui vediamo se riusciamo a organizzare una breve visita ai mercati della città.

Rispetto all’itinerario originale le modifiche riguardano solo la parte iniziale del viaggio. Si tratta in sostanza di ridurre ad una sola notte il soggiorno sia a Galle che a Udawalawe e trovare una nuova sistemazione a Ella. Cosa che mi devo affrettare a cercare.

2 commenti su “Sri Lanka con autista e guida in italiano”

  1. Salve, fatto il viaggio e trovato l’autista guida giusto? Noi ci stiamo pensando per febbraio 2020 e volevo chiederti se puoi passarmi qualche info. Grazie mille. Adriana

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    • Ciao Adriana.
      Io mi sono messo in contatto con Manjula Wijesekera (miwlk27@gmail.com), una guida che ha costituito un affermato tour operator su Sri Lanka. Diciamo che può migliorare, in qualche aspetto dell’organizzazione sopratutto, ma in generale è bravo e affidabile. Inoltre, cosa importante, mette a disposizione autisti/guida che parlano (o si arrangiano a parlare) italiano. Il nostro viaggio consisteva nel semplice noleggio di un minivan con autista.

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