Navigazione fluviale sul Chao Phraya: cosa c’è da sapere

Il Chao Phraya è il grande fiume di Bangkok. Visto dall’alto assomiglia a un serpente che si è assopito mollemente tra i grattacieli della città, avvolgendo tra le sue spire interi quartieri e isolati. Il fiume divide praticamente in due la metropoli, ma al tempo stesso la unisce, anzi, si può affermare che è divenuto, fin dai primordi della presenza umana, la strada più importante della città.

Essendo perfettamente navigabile, il Chao Phraya è considerato la via di comunicazione per eccellenza. Arriva praticamente in tutti i luoghi più celebri, lambisce templi, palazzi reali, enormi centri commerciali, stazioni metro, hotel prestigiosi, attrazioni turistiche. Per questo è fondamentale conoscere come funziona il complesso sistema di trasporto che lo utilizza. Perché se c’è un modo per visitare la capitale thailandese in modo rapido, poco costoso e soprattutto divertente, allora non c’è niente di meglio del Chao Phraya.

Le cinque linee fluviali

A prima vista, la navigazione fluviale della capitale può apparire piuttosto complicata, se non addirittura confusionaria. Ad esempio, non è semplice capire quali sono le imbarcazioni adibite al trasporto pubblico e quelle private, perché il modello di barca è un po’ sempre lo stesso. Inoltre, la prima difficoltà risiede proprio nel trovare gli attracchi (piers) tra la massa informe di case, catapecchie, edifici pericolanti che si affacciano su entrambe le rive del fiume. Occorre quindi disporre di una mappa di tutti i piers presenti sul fiume, almeno per farsi un’idea delle fermate e delle distanze. Come quella della immagine accanto, per esempio. Che indica solo le stazioni più centrali, naturalmente, quelle di maggiore interesse turistico.

La prima cosa da tener presente è che i moli sul fiume Chao Phraya sono collocati su entrambe le rive del fiume. I battelli che fanno tutte le fermate, quindi, compiono un percorso a zig zag tra una sponda e l’altra, sono i più affollati e ci mettono una vita. La seconda cosa a cui badare è il colore della bandierina che le barche mostrano a prua e a poppa. Il colore, infatti, definisce il tipo di servizio offerto: se cioè il percorso copre tutte le fermate, parte del tragitto, oppure si ferma solo in determinate stazioni. E’ molto importante conoscere tali differenze perché può accadere di prendere un battello che non ferma esattamente dove si vuole andare o – peggio – ti porta chissà in quale luogo sperduto della città.

Di conseguenza, può essere d’aiuto l’immagine seguente, che mostra in modo schematico e sintetico tutti i percorsi effettuati dal servizio pubblico fluviale sul fiume. Le tipologie, come si vede, sono 5:

  • bandiera azzurra: si tratta di un percoso molto breve, per lo più a uso e consumo dei turisti, che unisce i due moli più frequentemente utilizzati dai viaggiatori stranieri: Sathom, capolinea dello Skytrain (Taksim) e il molo N13, punto di attracco per andare a Banglamphu. Tutte le restanti fermate intermedie sono collocate presso luoghi di grande interesse culturale e artistico (Palazzo reale, China Town, Wat Arun, ecc).
  • bandiera arancione (quella che sventola sulla prua dell’immagine di copertina): e’ la linea più utilizzata, anche dai locali, che raggiuge quasi tutti i luoghi importanti della città.
  • bandiera gialla: come l’arancione ma più rapida, con meno fermate.
  • bandiera verde: una linea simile alla gialla ma che si estende a nord, nei quartieri più marginali della città.
  • nessuna bandiera (nell’immagine la linea è grigia): sono i battelli più popolari, quelli in peggiori condizioni e anche i meno costosi in assoluto. Praticamente fanno tutte le fermate, quindi possono essere utili se l’idea è quella di scoprire luoghi nascosti di Bangkok che non vengono generalmente visitati dai turisti.

A queste linee vanno aggiunti i molteplici servizi di attraversamento del fiume, da una sponda all’altra e viceversa, che assolvono al fondamentale compito di trasportare mezzi e persone al di là del fiume senza costringere a lunghe traversate della città per raggiungere i ponti – peraltro numerosi anch’essi – che scavalcano il Chao Phraya.

Tutte le linee partono dalla stazione centrale della navigazione fluviale di Bangkok, Thanom. La direzione predominante è quella sud-nord, come descritto dalle immagini sopra, e qui i moli hanno una numerazione crescente da 1 a 33 preceduta dalla lettera N. Da Thanom però partono imbarcazioni che si dirigono anche a sud, e in questo caso la numerazione è preceduta dalla lettera S. In questa direzione sorgono i quartieri più moderni di Bangok, nonché due dei centri commerciali più spettacolari della città: l’Asiatique e l’IconSiam.

Il costo di una navigazione è davvero irrisorio. I battelli senza bandiera, più malandati di altri, chiedono non più di 9 baht. In genere è una signora con una specie di marsupio che le pende sul grembo, che passa tra le persone e vende i biglietti. Per le altre linee è possibile acquistare i titoli di viaggio prima, presso il molo, e i prezzi non superano i 15 bath. Il sistema della navigazione fluviale sul Chao Phraya, pertanto, risulta essere uno dei più economici e meno stressanti a disposizione.

L’unico aspetto negativo è che tutte le linee interrompono il servizio tra le 17:30 e le 19:30, a seconda del colore della bandiera. E che tutte, tranne l’arancione, non lavorano il sabato e la domenica.

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