Un giro nel Night Market di Patpong

I mercati notturni sono una vera e propria istituzione delle città piccole e grandi del sud-est asiatico. Vengono chiamati “Night Market” o “Night Bazaar” e generalmente si svolgono dal tramonto fino a notte inoltrata. Rappresentano una forma di commercio studiata apposta per soddisfare le esigenze di chi, durante il giorno, non ha tempo o modo di dedicarsi agli acquisti o desidera semplicemente trascorrere qualche ora della notte bighellonando tra bancarelle e negozietti improvvisati.

Un tempo i night market vendevano per di più cibo e oggetti di uso comune, artigianali, in quantità sufficiente per venire incontro ad una domanda prettamente locale e senza eccessive pretese. Nel tempo, tuttavia, si sono evoluti grazie al turismo di massa. Con l’arrivo di migliaia di visitatori stranieri, generalmente di origine o costumi occidentali, la natura dell’offerta è rapidamente cambiata, virando verso prodotti e servizi meno specifici e più in linea con le (supposte) aspirazioni degli stranieri. Pertanto, i mercati notturni si sono trasformati in luoghi di perdizione commerciale, dove è possibile acquistare ogni tipo di paccottiglia turistica a basso costo, oggetti artigianali “made in Vietnam”, abbigliamento di scarsa qualità, o usufruire di servizi tra i più eccentrici e variegati. Con la fregatura sempre dietro l’angolo, ovviamente.

Per la Thailandia, il Night Market di Patpong, a Bangkok, è l’esempio più emblematico di tale metamorfosi. Si trova nel quartiere di Silom, una delle zone a maggiore concentrazione turistica della capitale, ed è senz’altro il mercato notturno più frequentato dai visitatori di tutto il mondo. La sua fama, infatti, è dovuta alla duplice funzione che assolve: da una parte, è il classico mercato thailandese dove si può trovare qualsiasi oggetto, sia originale che contraffatto (vestiti, borse, orologi, ecc.); dall’altro, Patpong è il più antico “red light disctrict” di Bangkok, luogo destinato quindi ad attività commerciali di ben altro tipo. Per questo motivo non è consigliato portarci i bambini.

Per raggiungere il mercato notturno di Patpong bisogna prendere una metro della linea BTS Siam e scendere alla stazione di Sala Daeng. Una volta usciti, seguire la scia di bancarelle, via via sempre più numerose, e si arriva al mercato dopo appena 5 minuti di cammino. La zona originale di Patpong, in pratica, non è altro che una traversa di appena 250 metri tra Silom Road e Surawong Road. A un primo sguardo sembrano tre viuzze parallele; in realtà si tratta di tre corridoi ricavati dalle bancarelle disposte in fila e addossate una all’altra. La parte centrale è occupata da strutture solide, in genere bar e locali poco raccomandabili.

Cosa fare a Patpong? Il mercato offre praticamente ogni tipologia di bene prodotto, distribuito e commercializzato su tutto il territorio thailandese. Vestiti, sia di origine cinese o locale, pelletteria, compact disk di musica illegale, t-shirt a prezzi stracciati, manufatti artigianali di varia provenienza. Ce n’è per soddisfare i nostri più irrefrenabili istinti di shopping. I prezzi sono ovunque turistici, ovvero più alti della media, ma bisogna sempre tener presente che la contrattazione, qui come altrove in Asia, è la base di ogni trattativa commerciale. E bisogna contrattare ferocemente, perché a Bangkok è più difficile averla vinta.

Stesso discorso per quanto riguarda gli oggetti falsi. Che negli ultimi anni, bisogna ammettere, hanno visto una sensibile riduzione dell’offerta. Il governo thailandese, infatti, ha intrapreso una vigorosa campagna di eliminazione – o quanto meno di limitazione – della vendita di prodotti contraffatti dai principali mercati della capitale e dei centri più importanti. Un tempo le bancarelle che vendevano orologi falsi, di tutte le marche, erano moltissime e occupavano interi settori del mercato. Oggi sono praticamente introvabili, si notano solo in pochi angoli, appena riconoscibili, ed espongono solo qualche orologio poco prestigioso. Resiste invece la vendita di abbigliamento e scarpe contraffatte, così come di borse e cinture di marca.

Quanto alle attività di dubbia moralità, lo spettacolo più pubblicizzato, reclamizzato e famoso di Patpong è il ping-pong show. E’ praticato da leggiadre ragazze che si rivelano delle formidabili atlete, perlomeno per le capacità di cui sono maestre. Consiste nell’introduzione di una pallina da ping pong nella vagina e nella sua espulsione, in direzione in genere di un bersaglio, come un bicchiere di carta, tramite la contrazione dei muscoli pelvici. Tali spettacoli sono praticati in numerosi locali del distretto e la concorrenza viene affidata a delle procaci ragazze, in genere appena abbigliate, che assaltano i turisti di passaggio mostrando loro un deplian con la descrizione dettagliata dei servizi offerti nel loro locale.

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