Il fascino senza tempo della Medina di Fez

Immersa nel cuore della città, la Medina di Fez è una testimonianza vivente della ricca storia e del patrimonio culturale del Marocco. Questa antica città, spesso definita la “Mecca dell’Occidente”, è un affascinante labirinto di vicoli stretti, mercati affollati e meraviglie architettoniche che lasciano senza fiato. Un luogo in cui è obbligatorio vagare senza meta e – possibilimente – perdersi, perché altrimenti non si potrà mai capire perché è così importante per i suoi abitanti e i turisti.

La Medina di Fez non si differenzia molto dalle altre medine delle città marocchine. Tuttavia è rinomata per la sua architettura medievale mediamente meglio conservata rispetto a quelle di Meknes o Marrakech, ad esempio, e perché offre uno sguardo praticamente incontaminato sul passato. La medina della città (che corrisponde, secondo l’accezione occidentale, al suo centro storico), è infatti sito patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1981, ed è facile capire perché. Vagare per le sue strade labirintiche, a volte non più larghe di un metro scarso, offre l’occasione di imbattersi in edifici secolari, imponenti, favolosamente conservati, coperti da intricate piastrelle, intagli in legno e decorati con mosaici vivaci e disegni spettacolari. Tutti segni indiscutibili delle diverse influenze artistiche e storiche che hanno caratterizzato la più florida delle città imperiali.

Tre cose da non perdere della Medina di Fez

Bab Bou Jeloud (Porta Blu)
Uno dei monumenti più iconici, la Porta Blu funge da ingresso da nord alla Medina. E’un punto di riferimento importante a Fez ed è famoso per le sue caratteristiche piastrelle di colore blu e motivi geometrici. Il colore blu della parte superiore è una caratteristica comune in molti edifici tradizionali marocchini e si ritiene che abbia un significato simbolico. La porta non è solo una meraviglia architettonica ma anche l’accesso più scenografico alle vivaci strade della Medina, dove i turisti possono iniziare l’esplorazione al suo labirinto di vicoli stretti, mercati tradizionali e siti storici.

Università Al-Qarawiyyin
Fondata nell’859 d.C., Al-Qarawiyyin è riconosciuta dall’UNESCO come la più antica istituzione educativa al mondo. I visitatori possono esplorare il suo splendido cortile e la biblioteca, ma non possono accedere ai locali destinati allo studio. E’ indubbio che questa università ha svolto un ruolo significativo nella storia intellettuale e culturale del mondo islamico. Al-Qarawiyyin ha tradizionalmente insegnato una vasta gamma di materie, tra cui studi islamici, teologia, grammatica, retorica, logica, medicina, astronomia, chimica, storia, geografia e musica. Ha prodotto molti studiosi ed è stato per secoli un centro di apprendimento a livello mondiale. Il complesso comprende una moschea, una biblioteca e vari edifici storici. La biblioteca, in particolare, è rinomata per la sua collezione di antichi manoscritti, alcuni dei quali risalgono a parecchi secoli fa.

La Madrasa di Bou Inania
Questa importantissima istituzione teologica del XIV secolo, situata nel cuore della Medina, è uno dei luoghi da non perdere assolutamente. E’ ancora l’unica struttura del Marocco che funge sia da istituzione educativa che da moschea. E’ celebre per la sua architettura e per il design intricato e raffinato che caratterizza ogni suo elemento, anche il più insignificante. Sarà difficile non rimanere affascinati e rapiti davanti alle innumerevoli miscele di motivi geometrici, calligrafia sacra e decorazioni ornamentali. Oltre che il suo cortile (foto sopra) la Madrasa è famosa per il minareto, che si scorge chiaramente dalla porta Blu. A differenza di molte altre Madrase, quella di Bou Inania è aperta ai turisti non musulmani, che sono liberi di poterla esplorare a proprio piacimento.

I souk della Medina
La Medina di Fez non è solo un insieme di siti storici; è una città viva, che respira, dove la gente del posto vive seguendo tradizioni tramandate di generazione in generazione. I souk (mercati) sono il cuore pulsante della città vecchia. Si dipanano come arterie ramificate per tutta la città e si caratterizzano per una spiccata specializzazione merceologica, a seconda dei quartieri. Ci sono interi isolati, infatti, in cui tutte le botteghe presenti vendono una sola mercanzia, offerta in tutte le varianti in modo a dir poco esagerato. C’è così la zona dedicata ai pellami e ai prodotti derivati (borse, cinte, zainetti, portafogli), in cui l’acre odore di pelle appena conciata domina su ogni altro odore; oppure la zona dei cesellatori del rame, caratterizzata da un incessante martellare metallico che ti accompagna durante tutto il tragitto. Altra peculiarità – tipica di altre medine ma non in forma così elegante – è la presenza di tettoie di canne finemente intrecciate, disposte tra un edificio e l’altro ai lati della stata, a mo’ di copertura contro i raggi del sole. Queste protezioni possono estendersi per parecchie centinaia di metri, interrotte solo quando la strada si apre in qualche piazzetta o dove sorge una moschea particolarmente grande.

Come esplorare la Medina di Fez
La Medina di Fez è decisamente estesa: impensabile pensare di poterla visitare tutta in una sola giornata. Inoltre, è piuttosto intricata ed è facile perdere l’orientamento. La regola generale dovrebbe essere quella di seguire il flusso della folla, dovunque vada, e si può stare certi che non ci perderemo. Prima o poi, infatti, troveremo una porta monumentale, e lì, in qualche modo, ci sarà un tassista abusivo pronto a portarci dove vogliamo.

I consigli utili per rendere l’esplorazione della Medina meno traumatica possibile sono i soliti:

  1. Indossare scarpe comode. Gran parte delle stradine e dei vicoli sono piuttosto sconnessi e possono creare qualche problema alla deambulazione; quindi occorre dotarsi di scarpe comode, meglio scarpe da ginnastica, ma anche dei sandali andranno bene.
  2. Dare sempre la precedenza ai muli carichi di merce. Questi simpatici equini sono ormai incuranti della folla di umani che li circonda, e tendono a prendersi molto spazio e a non concedere il passo a nessuno. Per evitare spiacevoli “tamponamenti”, quando vedete arrivarne uno, portatevi subito sul lato più vicino della strada e – se il vicolo è stretto – appiattitevi contro di esso.
  3. Rispettare sempre le usanze locali. Fez è una città piuttosto conservatrice e i visitatori dovrebbero comportarsi di conseguenza. L’ingresso alle Madrase o alle (poche) moschee in cui è concesso è consentito solo se abbigliati convenientemente: quindi niente short o pantaloni corti o spalle scoperte.
  4. Nei souk contrattare sempre, ma saggiamente. La contrattazione è una pratica comune nei mercati della medina, ma occorre farlo con acume e senso di correttezza. Il primo prezzo richiesto dal venditore è sempre esagerato, e lui lo sa perfettamente; ma sa altrettanto bene che se abbiamo manifestato un interesse per la sua mercanzia, difficilmente ce ne andremo via a mani vuote. Pertanto, contrattare va bene ma senza tirare troppo sul prezzo.
  5. Prendere un Tour guidato. Tutte le medine del Marocco pullulano letteralmente di guide turistiche. Alcune sono ufficiali, con tanto di tesserino, e queste in genere si trovano alle porte di ingresso. Solo qui vige un blando controllo da parte delle autorità su questo tipo di attività. All’interno della Medina, al contrario, è il far west, e le guide improvvisate sono numerose come le mosche sul miele. Pertanto, se l’intenzione è quella di visitare la Medina in compagnia di una guida, allora il consiglio è di prendere una guida ufficiale, competente e sufficientemente autorevole per liberarvi dall’assalto dei venditori ambulanti.

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