I piatti thailandesi da assaggiare assolutamente (almeno una volta)

La cucina thailandese è considerata una delle più varie e saporite al mondo. Le sue più celebri specialità vengono cucinate e servite dappertutto, a nord come a sud, e sono consumate ad ogni ora del giorno e della notte. Inoltre, sono preparate alla perfezione sia dai ristoranti stellati che dai banchetti da strada. A volte è perfino difficile capirne la differenza. Per questo invito tutti ad assaggiarle, ovunque se ne offra l’occasione, perché ne vale la pena.

I piatti thailandesi più famosi, anche fuori dai confini nazionali, sono essenzialmente quattro: il pad thai, il curry verde, il tom yum e il riso fritto. Ricette povere, ricche di ingredienti naturali, freschi, a volte perfino crudi. Sono caratterizzate da un uso spropositato di spezie e di erbe aromatiche, sopratutto la citronella, in grado di donare a questi cibi quel tipico sapore agro che è il marchio di fabbrica della cucina thailandese. Altra peculiarità: la piccantezza. A volte eccessiva, stravolgente, soffocante, dal momento che i thailandesi amano abbondare con i loro piccoli peperoncini a foma di goccia. Ma indispensabile per dare carattere a pietanze altrimenti poco saporite (come per esempio il pesce d’acqua dolce).

I “big four” che ho citato prima sono senza dubbio i piatti che si trovano più facilmente in un menu thailandese. E non serve recarsi in qualche ristorante di lusso o negli smaglianti locali dei centri commerciali per provarli. Basta entrare in un localino caratteristico, quello con le foto dei piatti appese all’ingresso, quattro o cinque tavoli di legno senza tovaglia e il frigo delle bevande da cui potete attingere direttamente, senza scomodare i camerieri. In questo tipo di locale la carta dei menu sembra stampata in serie. Presenta quasi sempre due o tre sezioni distinte: cucina internazionale (italiana in gran parte) con i nomi dei piatti italiani comicamente storpiati; cucina cinese; thai foods (cucina thailandese) la più corposa, l’unica che presenta sotto-sezioni quali antipasti, portate principali, insalate, zuppe, ecc..

Una cena tipica si compone di almeno tre portate. Una zuppa iniziale, per risvegliare – semmai ce ne fosse bisogno – l’appetito; un piatto di noodles o, in alternativa, di riso, per accompagnare la portata principale, in genere il curry. Come ho spiegato in questo articolo, il curry thailandese non è proprio un piatto, ma è essenzialmente una pietanza a base di carne, pesce o verdura cotta in salsa piccante e consumata insieme a del riso in bianco. A secondo dei posti in cui si mangia, può essere più o meno brodosa.

Detto questo, è facile intuire che i quattro piatti principali a cui accennavo prima possono costituire benissimo le portate di una cena con i fiocchi. Affinchè comunque si sappia a cosa si va incontro, descrivo brevemente le caratteristiche di ciascuna ricetta.

Pad Thai

Piatti thailandesi: pad thai

Il piatto sicuramente più amato dai turisti. Forse perché si tratta di tagliatelle di riso saltate con frutti di mare e uova e condite con una salsa dolciastra molto delicata. Facile da mangiare (anche con la forchetta), facile da trovare. Una eccezione, quindi, in un panorama in cui domina sovrano il peperoncino. Questa specialità è offerta indifferentemente sia nei locali con qualche pretese che nei banchetti da strada. Noi italiani, in particolare, ne apprezziamo probabilmente l’aspetto e la consistenza, oltre che il sapore. In fin dei conti assomiglia molto ad un piatto di pasta…

Ricetta – La mia personale versione del Pad Thai

Riso fritto

Piatti thailandesi: il riso fritto

Il riso fritto (fried rice) è evidentemente una ricetta che deriva dalla tradizione cinese. Assomiglia in maniera impressionante, infatti, ad un riso cantonese, se non fosse per alcuni ingredienti, come le foglie di lime e la citronella, che lo rendono piuttosto aromatico. Il riso fritto, in tutta l’Asia, è l’alimento da asporto più diffuso e conveniente. Anche in Thailandia viene proposto in mille modi diversi e tutti oltremodo convenienti. Può rappresentare, per un turista frettoloso, un ottimo spuntino a pranzo, perché, a seconda degli ingredienti, può risultare molto nutriente. Io consiglio quello scenicamente più appagante: il riso servito all’interno di mezza ananas svuotata.

Green Curry

Piatti della Thailandia: green curry

Di tutte le varietà di curry esistenti, la versione “verde” è senz’altro la più equilibrata, almeno per i nostri delicati palati occidentali. Qui il condimento principe è il latte di cocco, utilizzato per stemperare un misto di spezie altrimenti piuttosto piccante. Anche questo piatto è rintracciabile nei menu di qualsiasi locale, con o senza pretese, e rappresenta un modo intelligente e poco dispendioso di fare un pasto completo, dal momento che viene servito sempre con del riso in bianco. Quanto al modo di mangiarlo, le opinioni sono discordi. I locali versano il suo contenuto accanto al riso, scegliendo ad ogni boccone quanta dose di curry miscelare con il riso; alcuni occidentali, vuoi per ingordigia, vuoi per la fame, a volte fanno il contrario, gettano tutto il riso nella scodella del curry, e trasformano il tutto in un pappone informe…

Ricetta – La mia personale versione del Green Curry

Tom Yum

Piatti thailandesi: la zuppa Tom Yum

L’ultimo dei big four è la zuppa thailandese per antonomasia. La massima espressione vivente dell’agro-piccante, ovvero l’essenza stessa della cucina thailandese. La zuppa Tom Yum è una delle prove del fuoco che prima o poi il turista curioso deve affrontare. Il suo sapore non è in discussione. Una volta assaporato quel mix di frutti di mare, citronella, lime e verdure fresche, non ne puoi più fare a meno. Il problema sta nella sua estrema piccantezza. Sembra quasi che i cuochi thailandesi facciano a gara a quanto peperoncino riescano a metterci. E non si tratta di peperoncini comuni, posso garantirlo, ma di vere e proprie lingue di fuoco. Per questo motivo la zuppa Tom Yum, nella sua versione classica (cioè senza noodles o latte di cocco aggiunto), difficilmente verrà scelta da un turista occidentale per inaugurare la sua cena. Ma per chiuderla, è un altro discorso…

Ricetta – La mia personale versione del Tom Yum

 

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