Situato poco distante dal Tempio di Confucio, il Tempio dei Lama, o Tempio Yonghe, è un grande complesso religioso per cui vale la pena spendere qualche ora. Non tanto e non solo perché rappresenta un bel sito da visitare. Il Tempio dei Lama è ancora oggi uno dei più importanti monastero lamaisti della Cina, Tibet incluso. Forse addirittura il più grande e meglio conservato di tutti. E conserva, all’interno delle sue sale, alcuni autentici capolavori di arte cinese come una “Maitreya”, la statua di Buddha in legno più alta del mondo!
All’interno dell’area virtuale – a forma di rettangolo – che custodisce al suo interno le meraviglie di Pechino, il Tempio dei Lama si colloca nel vertice di Nord-Est. Come accennavo prima, è praticamente di fronte al Tempio di Confucio, collocazione che lo rende facilmente individuabile e raggiungibile. La visita non impiegherà più di due ore, affollamento permettendo, ma invito comunque a non andare troppo spediti, dedicando qualche minuto in più all’osservazione dei magnifici edifici e delle manifestazioni di religiosità dei locali.
Il Monastero è composto da cinque grandi edifici, affiancati da altri minori, che si affacciano su altrettanti cortili. Ogni cortile è preceduto da una porta. Il tragitto, che si svolge da Sud a Nord, termina con il palazzo più caratteristico e spettacolare dei cinque: il Wanfu, ovvero il Palazzo delle Diecimila felicità, quello immortalato dall’immagine sopra. Costruito in stile tibetano, è un edificio talmente maestoso da lasciare letteralmente senza fiato. Il corpo principale si collega agli altri due adiacenti tramite ponti di legno coperti e sospesi nel vuoto. Davanti all’entrata parecchi bracieri di bronzo spandono tutto intorno il profumo penetrante e un po’ ipnotico dell’incenso.
A proposito di incenso, pare che non sia consentito portarselo da casa. Invece è possibile, gratuitamente, prendere un fascio di bastoncini presso il cancello d’ingresso al tempio. Questi andranno infilzati nella cenere di ogni braciere e accesi. Anche gli stranieri possono svolgere questa funzione, anzi, sono espressamente invitato a farlo da cartelli posti un po’ dappertutto con istruzioni in inglese. E’ una esperienza che abbiamo fatto anche noi, e non solo in Cina, e che non offende minimamente i locali – a differenza di quanto succederebbe da noi.
Il Wanfu non è solo la costruzione più spettacolare del complesso. Al suo interno custodisce un documentato Guiness dei primati: un grande Buddha di legno. O per essere più precisi: la più alta statua in legno del mondo.
A prima vista non sembra quella meraviglia che decantano le guide. E’ una statua imponente, molto alta, ma non sembra poi tanto diversa da quelle viste un po’ in giro per il mondo asiatico. Le prospettive cambiano non appena ci si rende conto che è di legno, non di pietra o mattoni smaltati come le altre. Qui si tratta di un unico albero di sandalo, o meglio ancora, un unico tronco di un albero di sandalo. E allora si capisce perché il Buddha del Tempio dei Lama è così famoso e adorato.
Ciò che si vede, peraltro, sono solo gli ultimi 18 metri. La statua nasconde nelle fondamenta altri 8 metri, che portano quindi il totale a 26 metri di altezza! Lo stupore scaturisce pertanto non tanto dalle fattezze, le decorazioni, la posa del Buddha, ma dal materiale di cui è costituita. Per creare un tale capolavoro, chissà che albero hanno dovuto trovare, abbattere, trasportare e intagliare! E che razza di alberi esistono, in Cina, per produrre un oggetto così maestoso e ingombrante?
Il grande Buddha di legno è la meta finale del pellegrinaggio a cui si sottopongono i locali e i turisti cinesi. L’ultima preghiera, infatti, viene recitata proprio innanzi al colosso, ai cui piedi vengono poi depositate le offerte (rapidamente tolte di mezzo dai custodi del tempio). Un monaco anziano – l’unico che sono riuscito a scorgere – sovrintende ogni operazione con uno sguardo assente e disinteressato.
La sala del Wanfu è peraltro degna di una attenzione più approfondita. E’ letteralmente tappezzata di migliaia di Buddha esposti su ogni livello possibile immaginabile. L’interno, poi, è costituito interamente in legno. Intarsi e bassorilievi sono davvero di ottima fattura, molto più di una sapiente opera di artigianato locale. Soppalchi riccamente decorati circondano la grande statua e non è difficile immaginare che da lassù i monaci assistano sonnacchiosi alle varie cerimonie che caratterizzano ancora oggi questo tempio straordinario.