La Grande Muraglia Cinese presso Huanghuacheng

La Grande Muraglia Cinese è la regina delle attrazioni cinesi. Si può affermare, senza tema di essere smentiti, che non esiste un monumento altrettanto identificativo della storia e del fascino della Cina. E questo malgrado le esagerazioni che circondano la sua fama. Come quella secondo la quale la Grande Muraglia si veda dalla Luna. Non è vero, a mala pena, e con molta fatica, è possibile rintracciarla su Google Map. Nondimeno rimane un luogo che da solo giustifica il costo dell’interno viaggio in Cina! Per questo motivo una visita a questo spettacolare monumento storico deve essere pianificata alla perfezione, evitando di lasciare al caso anche i dettagli più insignificanti.

Il rischio è quello che accomuna tutti i luoghi turistici cinesi ad alta frequentazione: lunghissime code, affollamento, strozzature, ingolfamenti, impossibilità di muoversi a proprio piacimento. La tanto agognata visita può quindi trasformarsi in un tour de force estenuante, snervante, insopportabile, che lascia un segno indelebile su membra e morale. Un disastro, insomma, perché durante tali visite al limite dello sfinimento è facile non trovare il tempo di vedere tutto ciò che interessa né – cosa più grave – poter scattare quella foto che sognavi di fare fin dal giorno che sei arrivato in Cina.

Un torrione difensivo della Grane Muraglia Cinese
Un torrione difensivo della Grane Muraglia Cinese

Tale situazione è la norma in alcuni spezzoni della Grande Muraglia Cinese vicino alla capitale. I tratti più famosi, quasi del tutto ricostruiti a fini smaccatamente turistici, sono essenzialmente due. Il più frequentato è senz’altro quello di Badaling, 80 km a Nord-Ovest di Pechino, servito da molti mezzi pubblici e privati. Il secondo, altrettanto celebre, è Jujongguan, 60 km dalla capitale e decisamente più accessibile. Sono entrambi due porzioni della Grande Muraglia che vengono visitati, ogni giorno, da migliaia di persone, giunti quassù per lo più a bivaccare e a scattare selfie a raffica. Muoversi, come detto, è praticamente impossibile, e ciò è ancora più difficile per via dei restauri, che hanno eliminato imperfezioni, crolli e dislivelli eccessivi, rendendo l’escursione lungo le mura una specie di passeggiata al mare.

Uno dei tratti meglio conservati della Grande Muraglia Cinese
Uno dei tratti meglio conservati della Grande Muraglia Cinese

Occorre quindi trovare un altro punto in cui è possibile godere nel modo più appropriato di questa meraviglia. E ce ne sono parecchi, di questi tratti, più o meno vicini alla capitale. Il luogo in cui mi sono diretto io – insieme ai miei amici – è Huanghuacheng. Il consiglio di recarci in questo incantevole zona è arrivato per vie traverse alla futura moglie del mio amico Guido, Suzhan. L’idea era quella di visitare la Grande Muraglia Cinese senza dover affrontare le interminabili code di turisti che caratterizzavano gli altri posti. In verità, ci spingeva lassù anche un altro motivo, ben più prosaico: a quell’epoca Huanghuacheng era praticamente un sito abbandonato e quindi non si pagava il biglietto d’ingresso (oggi ovviamente non è più così).

Uno scorcio panoramico del lago di Huanghuacheng
Uno scorcio panoramico del lago di Huanghuacheng

Che Huanghuacheng fosse il luogo perfetto ce ne siamo accorti subito: un anonimo villaggio rurale che sorge su un bacino d’acqua ricavato da una antica diga. Il paesaggio era splendido ma fin da subito ci siamo accorti che raggiungere la Muraglia non sarebbe stata una cosa semplice. Il sentiero che conduceva ai primi contrafforti era in pratica quasi impraticabile, invaso da rovi e vegetazione, irto di ostacoli e dislivelli quasi insuperabili. La lunga e faticosa salita ci ha condotto ad una breccia quasi nascosta delle mura, che una volta superata ci ha permesso di entrare all’interno della cinta.

Le foto di questo articolo testimoniano abbastanza chiaramente che lo sforzo è stato ampiamente ripagato. Ancora oggi Huanghuacheng è forse uno dei punti di vista più affascinanti sulla Muraglia di tutta la Cina. Oggi, ho controllato su internet, i restauri hanno rimesso in piedi gran parte delle strutture che nel 2010 erano crollate, o comunque erano piuttosto malmesse. Non è più un problema accedervi; e infatti si paga il biglietto d’ingresso.

Rimangono alcuni punti più difficoltosi di altri. Per esempio, i camminamenti in salita sono ancora come un tempo, ovvero non presentano scalini.  Si tratta quindi di lunghi tratti che in alcuni punti raggiungono dislivelli ragguardevoli, tali da mettere in crisi sia in salita che in discesa. Ci hanno spiegato che tale struttura era dovuta all’esigenza di lasciar muovere i cavalli più velocemente da un torrione all’altro. Nelle zone più turistiche della Grande Muraglia Cinese, invece, gli scalini, in gran parte ricostruiti o costruiti di sana pianta, permettono alle persone di affrontare arrampicate che altrimenti sarebbe davvero massacrante dover affrontare.

Un’idea di come si presenta oggi il sito può darla questo video che ho scovato sulla rete.

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