Per il mio primo (ed unico) viaggio in Borneo ho optato per la porzione dell’isola che appartiene alla Malesia. Ho gia spiegato in quest post il perché. Era quindi naturale accedere al Borneo malese tramite Kuching, la sua capitale. Una città che merita almeno 2 notti per essere vissuta appieno. Tale destinazione, peraltro, è innegabilmente il modo più semplice e poco costoso di iniziare la visita alla grande isola equatoriale, realizzando un viaggio impegnativo quanto basta ma privo di eccessivi disagi.
Il modo più rapido e indolore di raggiungere Kuching – anche oggi – è prendere un aereo low cost da Kuala Lumpur. Airasia, in pratica, compre il 90% delle rotte tra le due città, a prezzi a dir poco competitivi. Un viaggio di andata e ritorno, infatti, effettuato ad agosto della prossima estate, costerebbe oggi appena 70 euro! Ma Kuala Lumpur è solo una delle opzioni disponibili. Kuching è raggiunta agevolmente anche da Singapore, più vicina, ma a prezzi decisamente più elevati (tra 60 e 90 euro a tratta). Infine, c’è anche Johor Bahru, la città malese che si estende ad arco a ridosso di Singapore. Da qui un volo con Airasia per Kuching costa appena 30 euro a tratta.
Nel 2008 la nostra visita della penisola malese sarebbe iniziata proprio da Singapore, complice un volo ultra scontato della KLM. Ci saremmo trovati quindi proprio nel luogo che adottava le tariffe più costose per raggiungere il Borneo (e quasi tutti le altre destinazioni dell’area). Tuttavia, non c’è voluto molto per capire, consultando i resoconti di viaggio in rete, che un breve trasferimento a Johor Bahru ci avrebbe fatto risparmiare un sacco di soldi. Qui, sempre con Airasia, abbiamo infatti trovato il volo più scontato mai pagato in tutti i nostri viaggi: appena 21 euro a testa, bagagli compresi!
Se quindi vi trovaste a Singapore e l’idea è quella di raggiungere Kuching, ecco che Johor Bahru diventa la soluzione ideale. Non c’è bisogno di sobbarcarsi un lungo trasferimento via bus per Kuala Lumpur o il costo (piuttosto salato) di un volo aereo. Johor Bahru è a portata di mano, raggiungibile senza eccessive difficoltà, o quasi. In realtà, si tratta solo di passare la frontiera terrestre attraversando con un bus dedicato uno dei lunghi ponti sospesi che la congiungono con la terraferma. Cosa non del tutto agevole, visto che il flusso di transfrontalieri è elevatissimo e spesso le operazioni di controllo documenti e le pratiche di verifica della temperatura corporea (già in vigore allora, mi ricordo, a causa delle varie epidemie di influenza suina e aviaria), rendono il passaggio lento e snervante. Però, pur di risparmiare, si può fare questo e altro…