Visita ad un mercato sul lago Inle

La nostra prima escursione sul lago Inle ha avuto un prologo davvero difficile. Fin dalla mattina, infatti, la giornata ha mostrato il suo volto più arcigno: temperatura non proprio da paese tropicale, nuvole che si addensavano intorno al lago in cumuli neri e minacciosi, a tratti folate di vento e pioggia da far raggerlare le ossa. Malgrado ciò, avevamo un programma piuttosto intenso da rispettare, e non eravamo disposti a comprometterlo neppure se fosse caduto il cielo…

Siamo quindi partiti sparati con la solita lancia a motore in direzione sud. Ci aspettava la prima tappa di giornata, il mercato locale, uno dei luoghi più caratteristici del paese per varietà di mercanzia e sopratutto per composizione di gente che lo frequenta. Le etnie che si riversano ogni giorno tra decine di bancarelle improvvisate e semplici banchetti sono quanto di più vario e interessante possa offrire una località tanto ristretta. Questo mercato, infatti, è posto a valle di un ampia cornice di colline sulle quali vivono popoli a volte molto diversi tra di loro. E’ dunque il luogo naturale dove incontrarsi e scambiare beni di ogni tipo: agricoli, della pesca, artigianali. E magari acquistare anche qualcosa di più moderno, come schede di cellulare o pezzi di ricambio per motore.

Commercianti di etnie diverse lungo un vicolo del mercato

Il mercato è interessante sotto molti punti di vista. Il suo ingresso dal lago, ad esempio, è davvero caratteristico, perché ci si insinua all’interno di una specie di fiordo che offre molti punti di approdo per centinaia di barche. Man mano che si procede verso la meta finale la massa di imbarcazioni si fa via via sempre più fitta. Ad un certo punto è quasi impossibile procedere oltre e si è costretti a sbarcare e percorrere delle elementari passarelle in bambù sopraelevate in apparenza piuttosto traballanti. Mia moglie ha penato non poco per camminarci sopra, ma gli autoctoni riescono a percorrerle con una leggerezza invidiabile!…

Il mercato inizia da qui, ovvero dal primo lembo di terra in cui si mette piede, ma in realtà molte merci vengono scambiate direttamente in acqua, tra barca e barca. I venditori accostano le proprie imbarcazioni con una perizia unica e formano una specie di piattaforma galleggiante attraverso cui la gente si muove, commercia, discute. Questa zona ibrida, fra terra e acqua, è il luogo privilegiato da coloro i quali provengono dal lago e non amano troppo la terraferma. Molti degli abitanti del lago Inle, infatti, vivono su palafitte.

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