Una corsa sul MagLev di Shanghai

Se c’è una cosa che vale la pena provare, appena arrivati a Shanghai, è il MagLev, il treno a levitazione magnetica che collega l’aeroporto di Pudong con la città. Ci sono molti altri modi per raggiungere il centro, probabilmente meno cari di questo, ma posso assicurare che è il sistema più diretto ed eccitante. Ed è un primo assaggio, appena arrivati in Cina, dell’enorme progresso tecnologico che questa nazione ha compiuto negli ultimi anni.

Il mezzo in questione consiste di un treno piuttosto corto, pochi vagoni appena, incapsulati e compressi uno all’altro a comporre una sorta di gigantesco sigaro bianco. La particolarità è che non viaggia su normali rotaie, ma su una piattaforma magnetica su cui levita di pochi centrimetri. Non starò a spiegare il funzionamento, perché non è questo il contesto adatto; dirò solo che tale marchingegno riesce ad imprimere al treno una straordinaria velocità di punta.

Un primo incontro, sia pure un po’ curioso, si ha proprio nell’area di attesa del servizio. Qui è esibito un modellino, in scala 3:1, che i turisti si precipitano a fotografare e riprendere, pregustando il viaggio con il fratello maggiore. Anche io, lo confesso, ho fatto qualche scatto, ovviamente solo per curiosità scientifica.

Il modellino del MagLev
Il modellino del MagLev all’aeroporto di Pudong

Il MagLev (Magnetic Levitation) compie il tragitto da Pudong al centro in 20 minuti scarsi. Si tratta di una distanza notevole: i taxi la percorrono in un’ora e mezza, la stessa metropolitana – che costringe comunque a un cambio di banchina e di treno – almeno tre quarti d’ora. Si tratta quindi del mezzo più veloce in assoluto per arrivare a Shanghai. Costa molto, almeno in relazione agli standard cinesi, ma quasi sempre ha posti liberi a sufficienza sia per i passeggeri che per i loro ingombranti bagagli – come testimonia la foto iniziale.

Tutto bene dunque? Non proprio. La fonte energetica – la combinazione di elettricità e magnetismo – costringe il treno ad una lunga accelerazione iniziale e a una conseguente altrettanto lunga decelerazione finale. Il che significa che ci vogliono circa 7-8 minuti per toccare la velocità massima (305 km l’ora) e altri 7-8 minuti per rallentare e fermarsi. Tutto ciò implica che si viaggia alla velocità di una Ferrari solo per una frazione minima del viaggio, appena 5-8 minuti… Non hai tempo di fotografare il display posto all’inizio di ogni vagone, per immortalare l’indicazione della velocità massima, che il treno inizia a rallentare. E l’esaltazione di un attimo lascia il posto a una leggera delusione.

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