Nanshi, il parco divertimenti per turisti di Shanghai

Una delle zone più caratteristiche di Shanghai è Nanshi, all’apparenza un’oasi di tradizione ed eleganza cinese all’interno del mare di cemento della città. Ribadisco: in apparenza, perché questo quartiere si rivela ben presto come un grande circo delle meraviglie e un baraccone per turisti. Specialmente cinesi.

Una visita a Nanshi è comunque una esperienza da fare. L’area sorge poco distante da un enorme quartiere in stato di disfacimento, prossimo a essere spazzato via dalle ruspe per far luogo a una nuova foresta di grattaceli e centri commerciali. Per questo rappresenta una piacevole sorpresa per il turista occidentale alla costante – e infruttuosa – ricerca della Cina più autentica. Nanshi infatti è la Shanghai di inizio secolo, quella che si vede nei film d’epoca, popolata da ninja e donne meravigliose, palle rosse appese dappertutto, templi confuciani nascosti tra gli edifici, le case di legno, i laghetti con ninfee e fiori del loto. Tutto è come era una volta, insomma; peccato che sia una creazione moderna, anzi recentissima. Si tratta infatti di un quartiere ricostruito di sana pianta e convertito interamente al consumismo più sfrenato.

In questa zona, che per estensione equivale a una piccola cittadina italiana, non c’è un edificio regolarmente abitato da qualcuno. Ogni porta, apertura, finestra, disimpegno, nicchia ospita un negozio o ristorante o qualsiasi altro esercizio in cui si possa vendere qualcosa. E’ un enorme parco dei divertimenti scientificamente progettato per estirpare denaro al turista, da qualsiasi parte venga, facendogli credere di acquistare il bene più prezioso che esista, introvabile altrove. Il che, ovviamente, non è assolutamente vero. A parte qualche ristorante particolare, quasi tutti i negozi di souvenir o di chincaglierie sono comuni a tutto il territorio cinese, e a Nanshi probabilmente si pagano considerevolmente di più.

Ad ogni modo, Nanshi è un luogo affascinante. Caotico ma affascinante, dominato dalla presenza di vere e proprie torme di turisti cinesi, che non fanno certo di tutto per passare inosservati: sono infatti ciarlieri, confusionari, prepotenti, accaparratori di ogni spazio disponibile, sempre a caccia del selfie perfetto. La vera nota stonata del paesaggio, se vogliamo, specie per i turisti occidentali. Niente comunque che possa rovinare la visita del luogo, che per molti aspetti è davvero straordinario. Specie di sera, quando tutti gli edifici si illuminano e la città diventa improvvisamente un vero luna park. Non dico altro. Lascio alle foto il compito di descrivere la meraviglia in oggetto, così da lasciare al lettore il giudizio finale.

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