Situato nel cuore della catena montuosa del Teno, sulla costa nord-occidentale dell’isola di Tenerife, Masca è un piccolo villaggio che sembra essere sospeso nel tempo. Conosciuto come uno dei luoghi più pittoreschi e affascinanti delle Isole Canarie, Masca è una meta imperdibile per gli amanti della natura, delle escursioni e della tranquillità. Ma che fatica raggiungerlo!
Masca – diciamolo subito – si trova in una delle zone più impervie dell’isola. Un enorme massiccio montuoso, caratterizzato da profondi canyon (barrancos in spagnolo) e cime aguzze, scoscesi pendii boscosi e valli profonde. Esiste una sola via di accesso al villaggio, la TF-436, una strada stretta, nervosa, con continui sali-scendi, che mette a dura prova perfino l’abilità dei più provetti automobilisti. Insomma, non è facile arrivare a Masca, ma una volta giunti lassù posso assicurare che nessuno avrà di che pentirsene.
Piuttosto, la vera difficoltà risiede nel pianificare correttamente una visita a Masca. E’ fuori discussione che serve un’automobile. Esistono bus turistici che partono da Buenavista del Norte o da Santiago del Teide, ma occorre trovare le coincidenze giuste e regolarsi con gli orari di arrivo e partenza, sempre piuttosto compressi. Meglio andarci per conto proprio, e magari – come abbiamo fatto noi – combinare la visita a Masca con una escursione al vicino Parco del Teno.
La strada che porta al villaggio è davvero molto stretta, tortuosa, disseminata di curve a gomito e quasi mai piana. In alcuni punti si va a passo d’uomo, un po’ per la ripidità delle salite, un po’ per prudenza, visto che in molti punti la strada rasenta il baratro sottostante. La velocità è dunque obbligatoriamente limitata. E si riduce ancora di più quando ci si avvicina a un camion: allora si è costretti a procedere ancora più lentamente, sperando che prima o poi l’autista si farà da parte per lasciarti passare. Se poi si incrociano due camion o due autobus, allora è quasi meglio posteggiare l’auto, scendere e sgranchirsi le gambe, ammirare il panorama, magari sgranocchiare qualcosa, perché i tempi si dilatano a dismisura.
Le opportunità di fare un sorpasso sicuro, quindi, si contano sulle dita di una mano, visto che da queste parti quasi nessun rettilineo è più lungo di 100 metri. Di contro, la strada TF-436 è indubbiamente una delle più belle di Tenerife, e offre numerose piazzole di sosta, ben collocate, per fermarsi e ammirare gli spettacolari scenari selvaggi che abbiamo di fronte.
Il villaggio di Masca si dispiega lungo il versante di un’aspra montagna tappezzata di piante di agave e fichi d’India. Provenendo da nord, conviene posteggiare subito, appena si trova un posto libero, anche lungo la strada, perché più si va avanti meno possibilità ci saranno di trovare posto. E in ogni caso, la maggior parte del borgo è interdetto alle automobili. Masca è composta da poche case di pietra, costruite lungo i fianchi delle montagne, e una miriade di esercizi commerciali di chiara destinazione turistica. I ristoranti e i bar tipici abbondano, ma malgrado tutto, il villaggio è riuscito a preservare lo spirito rustico e genuino di un tempo, quello che tanto piace ai turisti (ma solo in vacanza).
Masca è anche celebre per una delle escursioni più spettacolari che è possibile fare – gambe permettendo – sull’isola di Tenerife. Proprio al di sotto del villaggio inizia il Barranco di Masca, una profondissima gola che taglia come un coltello le circostanti montagne di chiarissima origine vulcanica. E’ l’inizio di un percorso di circa 4,5 chilometri che conduce gli escursionisti in un viaggio dal villaggio fino al mare, attraverso uno dei paesaggi più drammatici e selvaggi di Tenerife.
Il sentiero si snoda lungo un canyon profondo, circondato da alte pareti rocciose e una vegetazione lussureggiante. La discesa termina in una piccola baia nascosta, dove gli escursionisti possono rilassarsi e fare il bagno nelle acque cristalline (e fredde) dell’Oceano Atlantico, prima di iniziare il tragitto di ritorno al paese. Diciamolo subito: non è proprio una camminata della domenica, ma per chi è allenato e ha molto tempo a disposizione (perché ha scelto di dormire a Masca) allora è un trekking fattibile e probabilmente molto appagante.
Piuttosto, leggo che negli ultimi anni, a causa della sua popolarità, il percorso è stato regolamentato e necessita di prenotazione per garantire la sicurezza dei visitatori e la conservazione dell’ambiente naturale. In pratica è stato imposto un contingentamento che impone un limite massimo di visite giornaliere. Quindi è praticamente impossibile entrare nel barranco senza aver prenotato con largo anticipo. Inoltre, è fortemente consigliato di iniziare il trekking di mattina presto, vista la difficoltà del percorso e l’esposizione, per gran parte del tragitto, alle correnti calde e secche che caratterizzano il fondo del canyon.