Se c’è una escursione che vale la pena fare e di cui sicuramente non ci si pentirà mai, è quella di Punta de Teno. Che è poi la punta più occidentale dell’isola di Tenerife. Ma attenzione, non si tratta di una gita facile. Lontana dal trambusto delle zone turistiche più affollate come Playa de las Américas o Los Cristianos, Punta de Teno è uno dei luoghi più remoti dell’isola, quasi del tutto disabitato, impossibile da raggiungere se non si possiede un’automobile. Il luogo ideale, dunque, dove ammirare la natura in tutto il suo terrificante splendore, grazie a panorami mozzafiato sull’oceano Atlantico, scogliere a picco sul mare, acque cristalline e un ambiente primordiale di una bellezza senza pari.
In effetti, Punta de Teno mostra tutti i segni di una attività vulcanica incessante e tumultuosa, che ha caratterizzato l’isola di Tenerife per millenni. Il suo paesaggio, infatti, è roccioso e aspro, con imponenti scogliere che cadono a picco sull’oceano. L’ambiente è dominato dal colore nero e rossastro delle rocce, che produce un fotogenico contrasto con il turchese delle acque che le lambiscono e l’azzurro del cielo. Le colline sono ricoperte di piante rade, basse, di un colore verde vivo, che faticano a raggiungere un’altezza degna di questo nome per via del vento sostenuto.
Il faro e le scogliere
L’area paesagisticamente più interessante è il Faro di Punta de Teno, un faro storico costruito nel 1897, che rappresenta il limite occidentale dell’isola ed è una delle principali attrazioni fotografiche. Da qui è possibile avere un colpo d’occhio complessivo di tutta l’area. Spiccano, fra tutte, le scogliere di Los Gigantes, alte fino a 600 metri, che da questa posizione privilegiata sono perfettamente visibili. I panorami sono davvero spettacolari, soprattutto al tramonto, e giustificano ampiamente la lunga salita per raggiungere il sito.
Il mare, tutto intorno, è quasi sempre molto agitato, e sembra anche piuttosto profondo. Non invita certamente ad un bagno tonificante, anche nei momenti più caldi della giornata. Eppure esiste un’area che appare balneabile. Si trova quasi all’inizio della riserva, quando la strada che conduce al faro lambisce una piccola baia riparata dal vento. Come testimonia la foto di copertina, qui il mare è più calmo, quasi domato dall’abbraccio degli scogli, ed è qui che i più coraggiosi si concedono un tuffo nell’Oceano. A dire il vero sono pochi quelli che riescono a restare in acqua più di un paio di minuti. Ricordo sempre che le acque dell’Atlantico, a queste latitudini, sono sempre piuttosto fredde, anche in estate. La maggior parte affitta dei kayak per raggiungere alcune grotte vicine e qualche piccolo fiordo. Nessuno, ovviamente, si avventura più oltre.
Come arrivare a Punta de Teno
Dicevo prima che Punta de Teno non è facilmente raggiungibile. Occorre possedere un automobile, perlomeno se l’intenzione è quella di restare più a lungo possibile, magari fino a sera, per godersi il tramonto. Ma anche in auto è sempre un’avventura. La strada principale, TF-445, che attraversa paesaggi montuosi e offre viste spettacolari, è stretta, priva di corsie di emergenza e la notte assolutamente non illuminata. Inoltre, è soggetta a chiusure periodiche per motivi di sicurezza, soprattutto in condizioni meteorologiche avverse, quindi è consigliabile verificare in anticipo la sua percorribilità.
Io sono andato a Punta de Teno nel 2015 e sono riuscito ad arrivare al parcheggio principale, posto proprio all’inizio della stradina pedonale che conduce ai luoghi più caratteristici dell’area. Dal 2016, tuttavia, l’accesso alla zona è stato limitato durante determinate ore della giornata, allo scopo di preservare l’ambiente naturale. L’eccessivo transito di automobili e autobus, infatti, deve aver messo in allarme i responsabili della riserva. In queste ore, l’accesso oggi è consentito solo tramite autobus pubblici o mezzi ecologici come biciclette. Quindi per chi avesse intenzione di andarci, si prepari a lunghe file davanti ai bus oppure a una lunga pedalata in salita. Dopo il tramonto, tutta l’area piomba in un’oscurità piuttosto minacciosa. E’ saggio quindi tornare ai punti di raduno, più illuminati, con un certo anticipo.
Cosa vedere a Punta de Teno
Sembrerà quasi una follia, ma pare che una delle esperienze più apprezzate dai visitatori di Punta de Teno sia la snorkeling nelle acque cristalline. La zona, protetta dai forti venti e dalle correnti, offre fondali ricchi di vita marina, ideale per chi desidera esplorare l’oceano in tutta sicurezza. I subacquei esperti trovano qui anche diversi punti di immersione per ammirare la flora e fauna sottomarina tipica delle Canarie. Per chi vuole tentare l’impresa, guanti e muta da sub sono d’obbligo.
Per gli amanti del trekking, i sentieri attorno a Punta de Teno regalano escursioni incredibili (e faticose), con percorsi che si snodano tra le rocce vulcaniche e la macchia mediterranea, offrendo scorci panoramici su Tenerife e sulle isole vicine, come La Gomera. È una zona ideale per chi ama la fotografia naturalistica, grazie ai suoi contrasti cromatici e alla sua natura selvaggia.