Uppuveli, il luogo perfetto per una vacanza a mare in Sri Lanka

In questo articolo ho raccontato le ragioni (sbagliate) per cui ho scelto Nilaveli come soggiorno balneare in Sri Lanka. In verità, la costa nord-est di Sri Lanka non offre molte alternative. A nord di Trincomalee c’è il deserto assoluto, in termini turistici. A sud la costa è caratterizzata da molte spiagge balneabili, ma la presenza di un lungo e limaccioso fiume circoscrive la scelta alle zone più distanti da esso. I luoghi accessibili si riducono quindi a due: Nilaveli e Uppuveli.

Ecco, appunto, Uppuveli è senza alcun dubbio la scelta più idonea. Noi ce ne siamo accorti con un certo disappunto il giorno che siamo tornati da Trincomalee, quando abbiamo deciso di fare una tappa intermedia. Il pretesto era abbastanza pietoso: allungare la giornata visto che, una volta arrivati a Nilaveli, non avremmo avuto altro da fare se non restare chiusi in albergo e sperare che la serata passasse presto. D’altronde, come ho già spiegato ampiamente, Nilaveli la sera è davvero un pianto greco…

La prima impressione di Uppuveli è stata piuttosto neutra. L’ingresso alla località è appena riconoscibile. Si attraversa una specie di boscaglia dalla quale emergono alcune piantagioni di banane e ananas, poi ci si trova a sinistra il famoso limaccioso fiume di cui parlavo prima. E qui la prima sorpresa: il fiume non è per nulla sporco e fangoso. Anzi, a dirla tutta, l’impressione che ne abbiamo tratto è stata piacevole, con i boschetti di palme ai lati e la brezza che increspava le sue acque. C’era anche un pescatore che lanciava la sua piccola rete in un’area in cui a malapena l’acqua arrivava al ginocchio. Con il sole che tramontava all’orizzonte, la scena era magnifica e probabilmente ci ha predisposto al meglio per il proseguo della camminata.

Procedendo oltre qualcosa comincia a cambiare. Le capanne lasciano gradualmente il posto a degli edifici più consistenti e meglio tenuti. Appaiono i primi cartelloni con le indicazioni su ristoranti, bar, alberghi; i lampioni e le luci delle case diventano più frequenti, le zone di foresta sempre meno fitte. Man mano che si procede verso la spiaggia si moltiplicano i locali e aumenta progressivamente anche il numero di stranieri che circolano. Rispetto a Nilaveli, dove gli unici esseri umani sono gli autoctoni, è come trovarsi improvvisamente a Bangkok! E dopo giorni di isolamento, devo dire che è una sensazione confortante…

Nei pressi della spiaggia si trovano i locali più grandi e ambiziosi. Che l’atmosfera sia cambiata – rispetto a Nilaveli – si capisce subito dal tipo di musica che viene generosamente diffusa tutto intorno. Che inevitabilmente è la stessa che si ascolta in altre ben più prestigiose località turistiche del mondo, come Bali o Pukhet: chillout, lounge e, procedendo verso la serata, sempre più decisamente house. Un’atmosfera che invoglia alla degustazione di cocktail e bevande alcoliche. Le poche (e ben più silenziose) alternative sono costituite da ristorantini di pesce specializzati nella preparazione di gamberoni e granchi di tutte le dimensioni, cucinati quasi sempre alla griglia e irrorati di salse piccanti. I migliori ristoranti sono quelli appartati, a conduzione familiare, dove in genere offrono porzioni più abbondanti.

Una seconda visita, realizzata in orari più decenti, ha confermato l’impressione iniziale. Uppuveli è decisamente un luogo idoneo alla villeggiatura a mare. I ristoranti sono numerosi e piuttosto vicini l’uno all’altro. La spiaggia è grande quanto quella di Nilaveli e leggermente più accessibile. Certo, qui abbondano tutte quelle forme di divertimento che noi sinceramente aborriamo, come il banana boat, le moto d’acqua, ecc.. Ma basta allontanarsi qualche centinaio di metri e tutto torna alla sua selvaggia e silenziosa normalità. I collegamenti con Trincomalee sono assicurati non solo da sciami di tuc tuc che stazionano nei pressi di alberghi e spiagge; esiste anche uno sgangherato servizio di bus pubblici i cui orari sembrano abbastanza regolari. Gli alloggi, infine, sono di tutti i tipi e per tutte le tasche. Abbondano ovviamente quelli per backpackers, gli ostelli da poche rupie, ma non mancano anche alberghi a 3 e 4 stelle, specie sulla spiaggia.

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