Quando si pensa alla Thailandia, la prima immagine che viene in mente è il suo mare. Che non sarà perfetto, incontaminato, puro come quello di altre nazioni vicine, ma è pur sempre una risorsa turistica molto apprezzata. Per chi ama trascorrere del tempo su una spiaggia bianca, lambita da un mare caldo e sufficientemente cristallino, provvista di tutti i confort che si possano desiderare, collocata presso centri urbani ordinati, puliti, ricchi di attrazioni di ogni tipo, allora la Thailandia è la destinazione ideale.
La scelta, poi, è così vasta che sarebbe inutile fare una classifica puntuale e aggiornata. I luoghi più famosi, indubbiamente, sono le isole di Phuket e Koh Samui, rispettivamente collocate nel Mar delle Andamane e all’interno del golfo del Siam. Sono le mete più amate e ricercate dai turisti di tutto il mondo, che ne apprezzano spiagge, luoghi più o meno incontaminati, servizi, vita notturna, ecc.. Di contro, possono risultare a volte eccessivamente caotiche e affollate all’inverosimile, tanto da rovinare, o quantomeno mettere in crisi una vacanza.
Eppure c’è una località che negli ultimi tempi ha raggiunto un grado di apprezzamento notevole. E’ Krabi, un’area costiera posta proprio di fronte a Phuket che in realtà non è una vera e propria città bensì una provincia thailandese. Ebbene, Krabi secondo me è il compromesso ideale tra due idee di turismo ormai antitetiche: quella che ricerca il luogo appartato, sconosciuto, rustico, con servizi limitati alla mera sopravvivenza, solitario quanto basta da risultare perfino noioso; e quella al contrario per cui una vacanza non è tale se non è all’insegna del divertimento più sfrenato e di tutte le comodità a cui siamo abituati: internet, locali notturni, collegamenti rapidi, centri commerciali alla moda, ecc..
Ecco, a Krabi è possibile sperimentare queste due tipologie di vacanza. Esistono due aree turistiche distinte che rispondono ai criteri visti prima e che sono fisicamente, geograficamente separate l’una dall’altra. Il centro nevralgico di Krabi è la lunga e spettacolare spiaggia di Ao Nang. Non sarà la più bella spiaggia della Thailandia, questo è certo, ma sicuramente è il posto ideale per potersi rilassare in riva al mare, prendere il sole senza dover contendere lo spazio vitale a decine di altri bagnanti, trovare qualche locale che offre cibo a buon mercato proprio a due passi dal bagnasciuga. E’ qui che sorgono i principali alberghi della provincia, o perlomeno i più gettonati. Alcuni, i più lussuosi, si trovano proprio davanti alla strada pedonale che costeggia la spiaggia. I più economici invece sono situati all’interno della cittadina, peraltro piuttosto ordinata e pulita, e sono raggiungibili con pochi passi a piedi.
La maggior parte dei luoghi di divertimento, così come li intendiamo noi occidentali, sta proprio qui, tra la costa e i due grandi rilievi rocciosi che incombono sulla cittadina. Come al solito, in Thailandia, ristoranti, locali alla moda e piccoli esercizi commerciali la fanno da padrone. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche. Non manca neppure un quartiere a luci rosse, generalmente noto come “Center Point”, vicino alla strada principale di Ao Nang, famoso per la vita notturna, i locali con biliardo e freccette, in tipico stile anglosassone, e le famigerate go-go bar. Tuttavia, l’atmosfera è molto più rilassata e meno caotica rispetto a quella di città come Bangkok o Pattaya.
Pertanto, per chi desidera una vacanza movimentata e divertente, all’insegna degli ultimi ritrovati del divertimento, Ao Nang fa al caso suo. Con la differenza sostanziale che a Krabi non troverà mai la confusione e l’affollamento che caratterizzano altre località famose thailandesi. Krabi, da questo punto di vista, è ancora una isola felice nel vasto mare tempestoso del turismo di massa.
Ma l’area più famosa di Krabi non è Ao Nang, questo è certo. Più a sud, nascosta dalle colline, si trova la vera perla della regione, la penisola di Railay. Si tratta di un lembo di terra splendido, immerso in una foresta fitta e lussureggiante, ricco di spiagge, grotte e di tutto ciò la natura tropicale è in grado di offrire. Nondimeno, questo paradiso non è alla portata di tutti. La penisola, infatti, è isolata dal resto del mondo dalla presenza di un impressionante massiccio calcareo che incombe su di essa e impedisce qualsiasi passaggio via terra. L’unico modo di arrivare qui è via mare, partendo da Ao Nang, acquistando un passaggio su una delle lunghe lance a motore che fanno continuamente la spola tra la penisola e la cittadina.
Le due attrazioni principali di Railay sono senza dubbio le due spiagge gemelle, le cosiddette Railay East e Railay West, poste ai due lati della parte più stretta della penisola. A dire il vero, la spiaggia collocata a ovest è senza dubbio la più bella, soprattutto per il paesaggio che la circonda, ma è anche il molo di arrivo delle decine di barche che provengono da Ao Nang, che utilizzano ancora motori a gasolio molto rumorosi e inquinanti e che restano ormeggiate proprio lì. Ma niente panico: la spiaggia è talmente grande che sarà sempre possibile trovare un angolo tutto per noi sotto l’ombra di qualche albero.
La spiaggia di Railay West, raggiungibile percorrendo la cosiddetta “Walking street“, la via pedonale cioè che taglia la penisola da parte a parte, è più piccola e con pochi punti realmente balneabili, dato che l’area è condizionata, molto più che a ovest, dai cicli della marea. Quando arriva la bassa marea, infatti, il mare si ritira di parecchie decine di metri e lascia scoperte vaste aree di sabbia fangosa, difficile da percorrere a piedi; fare il bagno diventa quindi una vera e propria impresa. Qui dominano (e non è un caso) le foreste di mangrovie, alcune delle quali raggiungono dimensioni notevoli, ed è il luogo in cui si avvistano spesso parecchie specie di scimmie, tra cui i quasi introvabili presbiti dagli occhiali. Malgrado la presenza di alcuni resort di lusso, questa è la zona di Railay più tranquilla, rilassata, a misura d’uomo, e peraltro anche quella in cui sono maggiormente presenti i residenti locali.
Ebbene, Railay sembra rispondere in pieno alla vocazione di un turismo senza eccessi, fondato su cose semplici e naturali, almeno a prima vista. Non è del tutto vero, ovviamente, perché la modernità è in grado di raggiungere anche i luoghi più sperduti della terra. Però in questo piccolo angolo di paradiso è possibile ancora trovare un bungalow a 15 euro sul mare, con una amaca per letto e la doccia in mezzo alla giungla, dove a volte il cellulare non prende, l’unico suono che si ascolta la sera è la risacca del mare e non esistono mezzi di trasporto alternativi ai propri piedi. Un turismo un po’ fuori moda, insomma, da figli dei fiori anni Sessanta, che rifugge tutte le comodità moderne a vantaggio di una esperienza più intima e appagante.
Naturalmente, al momento di scegliere dove alloggiare a Krabi, io e mia moglia non abbiamo avuto dubbi: abbiamo scelto Ao Nang!…