Una delle esperienze più coivolgenti per noi mediterranei è la full immersion in un mercato locale. Meglio se esotico, sovraffollato, maleodorante e popolato da esseri a 4 o 6 zampe che strisciano tra cumuli di immondizia e cibo sopraffino. E’ la nostra attrazione fatale, ammettiamolo, perché nel mercato e nelle sue dinamiche riscopriamo un po’ le nostre origini, il contatto con gli odori di un tempo, la possibilità di interagire con il prossimo direttamente, senza filtri, magari solo per contrattare una manciata di spezie.
Il mercato è il nostro ritorno al passato, e malgrado cerchiamo di dimostrare il contrario, ne siamo affascinati e coinvolti intimamente. Solo così si spiega un fenomeno quantomeno bizzarro. Esiste della gente che non si sogna neanche lontanamente di fare due passi in città per raggiungere un mercatino locale, preferendo acquistare nei supermercati o online. Troppo sporco o affollato, pensano queste persone, e poi tutti quegli strani odori… Eppure, una volta in vacanza, si precipitano al primo mercatino di strada e si perdono, per ore e ore, nell’inutile vagabondare tra bancarelle e chioschetti lerci alla ricerca di chissà quale occasione. E ciò che in patria risulterebbe rivoltante, all’estero diventa sublime, irrinunciabile, assolutamente da provare. Il mercato in vacanza è evidentemente diverso da quello che abbiamo sotto casa.
Questa premessa intende introdurre l’argomento della visita al mercato di Colaba, una delle esperienze che le guide locali di Mumbai raccomandano fortemente e a cui i turisti, per le ragioni addotte sopra, aderiscono entusiasticamente. Nel quartiere popolare di Colaba in effetti i mercati al coperto sono due e sono collocati a breve distanza l’uno dall’altro.
Il Colaba Causeway, raggiungibile facilmente dalla Porta dell’India, è dedicato in prevalenza agli articoli di artigianato e ai gioielli. E’ famoso per la sua vasta gamma di prodotti, che vanno dai vestiti alla moda (sia occidentali che etnici) a gioielli di bigiotteria unici e a prezzi accessibili. Si trovano anche una miriade di accessori, come borse, scarpe, cinture e occhiali da sole, e molti falsi. È il posto ideale per scovare artigianato indiano, oggetti in ottone, incensi, cristalli e souvenir che riflettono la cultura locale. Al Colaba Causeway – mercato prettamente turistico – la contrattazione è l’obbligo, quindi è bene prepararsi a feroci match a base di ribassi con i venditori locali.
Il Crawford Market è uno dei più antichi e caratteristici mercati coperti di Mumbai. Costruito nel 1869, sorge a breve distanza dalla stazione ferroviaria di Chhatrapati Shivaji Terminus (ex Victoria Terminus), ed è quindi piuttosto facile da trovare, anche senza guida: basta seguire il flusso di gente. Il suo edificio imponente, progettato dall’architetto britannico William Emerson, è un magnifico esempio di architettura gotica vittoriana con influenze indigene. In sostanza è un mercato all’ingrosso e al dettaglio che offre una vasta gamma di prodotti per la casa e generi alimentari. I turisti lo adorano innanzitutto perché è al coperto. Cosa di per sé non proprio positiva, a mio modo di vedere, perché se è vero che stai all’ombra per gran parte del tragitto, è altrettanto vero che l’atmosfera, specialmente nei vicoli più stretti e affollati del mercato, raggiunge vette di umidità insopportabili. Inoltre, gli odori ristagnano, trasformandosi presto, nel corso della giornata, in puzze micidiali che annichiliscono anche i più coraggiosi.
Malgrado ciò, il Crawford Market è uno dei pochi posti in India dove è possibile acquistare qualsiasi genere di spezia a costi davvero contenuti. E quando dico tutte le spezie intendo davvero tutte, non solo quelle indiane. Ad esempio lo zafferano, che in altri paesi viene venduto in polvere e a volte è più curcuma che zafferano, nei mercati di Colaba si trova anche in fiori, come in Italia, e a un prezzo che da noi sarebbe irrisorio. La varietà di curry, poi, per ogni genere di ricetta, sono infinite. Basta chiedere, o consultare le centinaia di ordinate boccette disposte sugli scaffali, ognuna con il suo prezioso contenuto adatto (a quanto pare) a una e una sola specialità culinaria.
Di contro, al Crawford Market i venditori sono piuttosto allergici alla contrattazione. E’ quasi impossibile spuntare un prezzo minore di quello indicato. Ma d’altronde siamo in un mercato alimentare, utilizzato soprattutto dagli abitanti di Mumbai, e i turisti sono una specie di acquirenti un po’ fuori luogo, visto ciò che cercano e cosa comprano. Vengono appena tollerati, trattati in modo frettoloso e sbrigativo, o al più considerati con infastidita noncuranza, ma sempre con la massima gentilezza e compostezza. Consiglio quindi di farsi un giro rapido, magari tenendo a mente i punti di riferimento più evidenti, in modo da non perdersi. E una volta acquistata la propria fornitura per un anno di spezie introvabili, scappare via il più in fretta possibile.