Una delle domande che mi rivolgono spesso a proposito dell’India è: ma è davvero possibile andare in giro per conto proprio? Domanda legittima, senza dubbio, generata istintivamente da film, libri, report giornalistici, immagini che pur evidenziando molti aspetti positivi, finiscono spesso per risultare poco indulgenti, per non dire diffamatori, nei confronti del grande paese asiatico. Diciamo che l’India, a differenza di molte altre nazioni vicine, è ancora considerata una meta “difficile”, scorbutica, afflitta da contraddizioni e problemi che la rendono inadatta ad un viaggio fai da te.
Naturalmente non sono d’accordo con questa impostazione. L’India è semplicemente l’India. Malattie e calamità naturali sono le stesse di altri paesi più gettonati, come Thailandia o Indonesia. La differenza è che essendo una nazione 10 volte più grande di qualsiasi paese limitrofo (a parte la Cina, ovviamente), ogni evento negativo è inevitabilmente più traumatico, più spaventoso, e di conseguenza i timori di chi deve visitarla aumentano proporzionalmente. Prendersi una gastroenterita in India, per fare un esempio, sembra enormemente più grave che prenderesela a Bali. Tuttavia, a parte il fatto che si tratta della stessa patologia, non c’è alcun motivo di temere che in India si rischi la vita e a Bali, invece, si riduca tutto ad un semplice mal di pancia. I medici indiani, peraltro, sono tra i migliori di tutto il continente, mentre visite e medicine costano pochissimo.
Pertanto, non c’è alcun motivo per non fare un viaggio fai da te in questo meraviglioso paese. Noi, quest’anno, abbiamo preferito una formula ibrida. A Mumbai, Aurangabad e Varkala ci siamo arrangiati da soli, prenotando solo gli alberghi ma gestendo le nostre escursioni con guide locali e i trasporti un po’ con chiunque possedesse un’automobile o un pulmino. Per il tour in Kerala, invece, abbiamo preferito appoggiarci ad una agenzia viaggi indiana, la Affluent Travel & Leisure. Che si è rivelata, fin dai primi contatti via mail, una agenzia affidabile e attenta ad ogni minima esigenza, venendo incontro ad ogni nostra richiesta con la gentilezza e disponibilità tipica degli indiani.
Perché abbiamo scelto di girare il Kerala tramite un viaggio organizzato? Dirò solo una parola, che i viaggiatori incalliti capiranno al volo: distanze. Il Kerala, sulla mappa, appare minuscolo, ma diventa immenso quando lo devi percorrere con un mezzo a quattro ruote. Un tragitto di 80km si trasforma in una odissea di 6-7 ore! Le strade, pur essendo in gran parte in buone condizioni, tuttavia raramente sono lineari per più di 400 metri. La parte interna, soprattutto, collinare e accidentata, viene letteralmente scavalcata da strade che in alcuni tratti diventano degli sterrati da rally. Ovviamente non esiste neppure l’ombra di un tunnel stradale.
Escludendo l’opzione dei mezzi pubblici (essenzialmente gli autobus locali), un viaggio fai da te in Kerala avrebbe comportato, innanzitutto, la corretta valutazione di quanto tempo avremmo speso per contattare il driver di turno, contrattare la tariffa, compiere effettivamente il percorso. Tutto questo, moltiplicato per ogni spostamento e per ogni escursione prevista. Francamente, andava al di là di ogni ragionevole sopportazione.
Con la Affluent Travel & Leisure abbiamo concordato un pacchetto di 7 giorni e 6 notti che coinvolgeva quasi tutte le attrazioni principali del Kerala. Il tour originale era questo: https://affluenttravelandleisure.com/exotic-kerala-tour-unveiling-the-malabar-coast, ma noi lo abbiamo leggermente modificato per restare un giorno in più a Thekkady, alle porte del parco nazionale del Periyar. Il nostro driver, mr. Reby, è il personaggio a destra della foto ricordo scattata non appena giunti a Kochi. Una persona gentile e premurosa, che ci ha accontentato (e sopportato) in qualsisi richiesta o capriccio. Il pulmino che si vede alle nostre spalle è un Tata Winger da 9 posti che – malgrado le gomme liscie – ha fatto egregiamente il suo dovere anche nelle situazioni più difficili.
Quanto agli alberghi scelti, sono stati tutti di ottimo livello. Avevamo optato per alberghi da 5 stelle, per evitare sorprese, e le aspettative sono state ampiamente soddisfatte. Anche l’houseboat in cui abbiamo trascorso una notte, navigando per i canali delle Backwaters, era accogliente e molto ben strutturata.
Insomma, se l’idea è di visitare l’India ma senza troppe preoccupazioni, allora la Affluent Travel & Leisure è l’agenzia ideale. La quale, peraltro, è specializzata in molte altre aree interessanti del subcontinente, come il Rajastan, l’Uttar Pradesh o il Sikkim, e quindi perfettamente in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di viaggio.